di Federico Nicodemi
Il romanzo “Terre selvagge” di Sebastiano Vassalli è un romanzo storico ambientato durante le guerre tra Cimbri e Romani. Il testo è molto scorrevole e piacevole nella lettura, ma secondo me, per comprenderlo appieno, bisogna avere una conoscenza minima del latino e della storia romana. All’inizio di ogni capitolo vi è una descrizione del luogo dove si svolgeranno i fatti, che, a mio parere, fa perdere il filo del discorso rendendo tutto più macchinoso…poi pian piano la narrazione ritorna al suo equilibrio. L’autore utilizza molti riferimenti storici e non manca mai di farlo notare al lettore, fornendo molte informazioni sui più svariati argomenti.
Consiglio sicuramente questo libro a chi è appassionato di storia antica; per chi non lo è comunque la vicenda risulta molto avvincente e consente di scoprire molte curiosità storiche. Inoltre ho molto apprezzato la considerazione finale dell’autore, decisamente attuale: “…l’Europa potrà tornare a essere il centro del mondo se riuscirà ad accordare tra loro le molte sue anime, come si accordano gli strumenti di un’orchestra perché suonino insieme una sola musica.”