di Benedetta Parodi
Il mare blu, autunnale e solitario che fa del rumore il proprio silenzio, come te lotta i mostri del calvario che fanno del pericolo l’assenzio. Sfogliando le pagine del diario, riaffiori nei pensieri te Venanzio di platonico amore immaginario dissoltosi nel tempo e nello spazio. Ho amato e ricercato quel sorriso, ho amato la tua dolcezza finta, ho amato quell’assente debolezza. I discorsi, un falso Paradiso per l’illusione, quella ora respinta si sono dissolti con amarezza.