Quanti piccoli soli tutti vicini
Attaccati allo stesso ramoscello
Felici illuminano piú del sole
Di tante donne il volto.
Velocemente appassisce triste
Perché non tutte ha potuto rallegrare e
Il suo significato a loro portare.
Dolce aroma di delicatezza l’emblema
Che forte si staglia padrone degli orizzonti e
Protagonista indiscusso tra i profumi delle vie.
Piccoli soli che subito il cuore riscaldano
Subito lo sguardo s’ammorbidisce a quella vista
Che per pochi attimi all’anno gli é concessa,
Sempre vorrebbe splendere
Per duellare con la pioggia d’inverno e
Il sole grande che nessuna nuvola risparmia.
Di quei marzi raritá resta
Che continui si susseguono
Incuranti degli anni.
È arrivato il Natale
finalmente…..meno male!
E tra feste e tradizioni
ci scambiamo strenne e doni.
Nella casa addobbata
che abbia inizio la parata
col via vai dei parenti
che si abbracciano contenti.
Sulla tavola imbandita
questo sì, con gran fatica,
tutti pronti per mangiare
il cenone di Natale,
e tra un pandoro e un panettone
non può mancare il torrone
un bicchiere di vin santo
con cui ha inizio un bel canto.
Poi quasi per magia
cala lenta l’allegria
e ad uno ad uno i commensali
si adagiano sui guanciali
di un comodo divano
dove scivolano piano piano…
Il silenzio viene rotto
tutto ad un tratto da un gran botto
“chi vuol fare una tombolata?”.
È la zia tutta agitata.
Tra cartelle e tombolini
sono pronti grandi e piccini
ma nel bel mezzo dell’estrazione,
c’è chi per troppa concitazione
grida già: “ ho fatto io!”
“il terno è mio !”
Mamma mia che confusione
a rileggere il cartellone
tutti attenti ai numerelli
per capire se son quelli.
Si conclude così la serata
tra un bicchiere e una risata,
aspettando l’Epifania
che ogni festa si porta via.
Calendario dell’Avvento 24 Dicembre 2020 – Καλά Χριστούγεννα
Nel bosco senza timore
la bambina andava
pura nel cuore
non sentiva la paura
dei pericoli che la circondavano.
Del lupo non aveva timore
né dell'alto albero
che da tempo si staglia secolare,
sa che lui la protegge
con la sua folta chioma
cela la sua presenza a chiunque e
con i forti rami garantisce
un appiglio sicuro per il divertimento.
Non la intimorisce
quel grosso fusto scuro
pieno di nodi e stranezze,
ci si accascia sopra a riposare e
delle radici sporgenti
ha fatto corde da saltare.
Per sempre tornerà ai piedi
del vecchio albero
che continua a stare
al centro del bosco.
Cos’è quest’odore? l’aria s’è intrisa di sorrisi quasi non riconosco quello che era il mondo. Tutto s’è fermato per una manciata di regali e una montagna di biscotti. Cos’ha tutto questo di così speciale? sorride la gente anche chi non ha motivo di farlo, tutti festeggiano e questa ricorrenza è ormai abitudine. Dolce frenesia per le vie persone piene di doni tra le braccia, musiche risuonano in ogni viuzza ed è subito la felicità in ognuno.
Se mi immergo nei miei pensieri
il mio oggi diventa ieri,
quando allegri giravamo
e tranquilli vivevamo.
Oggi la sorte ci ha travolto,
in un vortice scomposto
fatto di tante attenzioni
e di troppe privazioni,
per chi come noi
non può più vivere i tempi suoi.
Ma chi mai si mette nei panni
di chi come me ha sedici anni?
Spero solo torni il tempo,
da rivivere contento,
senza stare più a pensare
su che cosa si debba fare,
per scongiurare in sincronia
l’acuirsi di questa epidemia.
Calendario dell’Avvento 21 Dicembre 2020 – πάνδημος
Luce veritiera,
tu che illumini le debolezze e
i peccati di un mondo che non vorrei vedere,
scompari nei recessi del Tartaro.
Mai bianco fascio mi lasci
perpetuo continui a farmi vedere
la mela marcia che è il mondo,
preferisco il buio,
mi fa soffrire di meno.
Sarà forse in questo tempo,
così frenetico ed irruento,
che ogni tanto dovremmo pensare
di fermarci ad osservare
chi incrociamo nel nostro cammino,
per pochi istanti o per tutto il destino.
Può essere un vecchio oppure un bambino,
un estraneo o un nuovo vicino
un amico o un famigliare
ogni occasione diventa speciale!
Per allungare anche solo una mano,
a chi inciampa andando lontano.
E così, la strada della vita,
a volte in piano a volte in salita
si tingerà di nuovi colori,
quelli che allietano i nostri cuori
che ci colmeranno di felicità
se ci abbandoniamo alla solidarietà.
Calendario dell’Avvento 17 Dicembre 2020 – ϕιλανϑρωπία
Sospinta dal vento volo
lontana nella brezza fredda
da qualunque noia e dispiacere,
con gli occhi chiusi sento
sapori di altri luoghi e
canzoni di altri mondi.
libera dal corpo lontana resto
con l'alito che mi sospinge
sempre un po' più in là.
Calendario dell’Avvento 16 Dicembre 2020 – ἐλευθερία
Le muse cantano e
io piccola bambina rapita resto
da quelle armonie perfette
che hanno come sfondo
le avventure degli uomini.
Un sorriso a me che odo riservano e
io, ancora oggi,
vorrei diventare come loro,
esseri puri di bianca pelle
che vanno cantando
ciò che vedono attorno.
Calendario dell’Avvento 15 Dicembre 2020 – ἁρμονία
Se fosse una canzone
sarebbe quella vincente
che senza ricevere premi
incanterebbe tutta la gente.
Se fosse una pozione
sarebbe di certo scritta
in qualche manoscritto
rinchiuso in una soffitta.
Se invece fosse un fiore
il suo nettare profumato
come una nuvola impalpabile
inebrierebbe tutto il prato.
Ma sarà poi corretto
usare il congiuntivo
per un sentimento
da sempre così vivo?
Ne parlano poeti, artisti, scrittori
che con le loro opere
allettano i nostri cuori.
C’è chi senza pretese
ne ha fatto un movimento
definendolo “cortese”
nel proprio atteggiamento.
E allora non sarà per caso
se dopo duemila anni
siamo qui ancora a ricreare i panni
di chi ha deciso di nascere
solo per amore
nel posto più freddo
per riscaldarci il cuore.